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Associazione Liberi Professionisti Europei

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La comunicazione e lo Studio Professionale

 

Si trascrive, qui di seguito, l'interessante articolo di Nico Lamedica e Giusy Converti, docenti della Scuola Dirigenti di Categoria - Fondazione Luca Pacioli.


Nessun uomo è un isola.
Ciascuno è parte di un continente
.
John Donne

La comunicazione è una esigenza fisiologica. Numerosi esperimenti dimostrano che la deprivazione di stimoli comunicativi, se prolungata, danneggia in modo grave, o addirittura letale, la mente e il fisico.

Due esempi; primo l’isolamento (e, dunque, l’impossibilità di comunicare) è usato come forma di punizione per coloro che commettono reati particolarmente gravi. Secondo, i neonati non toccati per un tempo sufficiente dalle madri o da chi se ne prende cura, muoiono in modo apparentemente misterioso. E’ la “sindrome degli orfanotrofi” che decimava i bimbi ricoverati negli orfanotrofi inglesi che non ricevevano cure affettive.

Aristotele sostiene, a ragione, che l’uomo si distingue dagli animali per il suo essere “politicòn” cioè socievole a cui è necessario stare con altri e, quindi, comunicare.

Eppure pare oggi che non vi sia maggiore difficoltà che quella di comunicare correttamente.

Comunicare bene. La buona comunicazione è merce rara. Credere a quello che si sente è sempre più difficile. Il linguaggio e l’atteggiamento della politica è multiforme e ambiguo. Il sistema commerciale nasconde la necessità di creare bisogni dietro una comunicazione tanto rutilante quanto illusoria.

C’è poi la comunicazione che esclude. Che nega se stessa. I medici parlano solo fra di loro, escludendo i pazienti che devono farsi “tradurre” i referti. Lo stesso fanno molte altre professioni.

La buona comunicazione è sommersa in un mare di informazioni incomprensibili, contraddittorie, mal costruite.

Rem tene, verba sequentur (sii padrone dell’argomento e le parole verranno da sole) diceva Cicerone che, oltre ad essere uno dei padri del diritto, è il fondatore dell’equivoco diffusissimo che basti conoscere un argomento per parlarne con efficacia agli altri, salvo ammettere di aver dedicato lui stesso anni di esercizio ad apprendere l’arte di comunicare efficacemente.

Molto meglio Aristotele. “Pensate come i saggi (i sapienti, gli specialisti) ma parlate come le persone comuni” diceva. Distingueva così due momenti, il pensiero e la sua comunicazione.

Comunicare è atto diverso ma complementare al pensare. Nella nostra cultura si sta molto attenti alla prima metà ma poco alla seconda.

Passiamo anni ad impadronirci di concetti sempre più complessi ma non riusciamo a vedere l’importanza di esercitaci a comunicare in modo semplice ed efficace ciò abbiamo appreso con tanta fatica.

Non parliamo di/a chi vede nella difficoltà del “latinorum” esibito al volgo una opportunità di distinzione sociale, parliamo di/a coloro che vorrebbero riuscire a gestire meglio la loro comunicazione perché si rendono conto del suo potere di facilitazione dei rapporti personali e lavorativi.

Per queste persone esiste la possibilità di apprendere in modo facile e intuitivo, e soprattutto pratico, le regole della buona comunicazione tramite un breve percorso formativo che ha lo scopo di potenziare lo sviluppo personale tramite coaching con modalità di erogazione miste (aula, esercitazioni, assistenza on line) finalizzata alla in-tegrazione delle conoscenze tecnico-professionali e all’accompagnamento allo sviluppo individuale.

La parola magica è sviluppo individuale. I professionisti sono individualisti, abituati a lavorare da soli, abituati a considerarsi ciascuno un universo a sé opposto (e spesso collidente) con gli altri.

Non esistono ricette buone per tutti. Anzi solo una. Ognuno deve sviluppare le proprie abilità. Crescere come vuole e nella direzione che desidera. Ma su basi comuni. Applicando a se stesso regole semplici e precise in un continuo percorso di affinamento e miglioramento del proprio stile comunicativo.

Imparare a comunicare, infatti, è possibile non standardizzando, anzi, moltiplicando gli approcci individuali, adattando a sé i concetti per migliorare. Per questo motivo le azioni formative proposte svolgeranno in maniera coordinata e si caratterizzeranno per una metodologia di proposta push (attività d’aula con la partecipazione di un esperto) e pull in rete (l’esperto mette a disposizione una disponibilità temporale per la risposta in linea (via e-mail) agli ulteriori quesiti o casi pratici posti dai partecipanti al al percorso formativo.

Gli interventi formativi si articolano in 2 giornate d’aula della durata di 8 ore l’uno, divisi in due mezze giornate di 4 ore dedicate rispettivamente alla esposizione dei principi teorici e alla applicazione di quanto appreso a concreti casi proposti dai partecipanti. Dopo l’intervento gli esperti coinvolti in d’aula saranno disponibili on line (in e-mail) per una settimana per fornire ulteriori notizie e rispondere a quesiti da parte dei partecipanti.

Per gli argomenti trattati in aula sono:

Tema Comunicazione interpersonale

La comunicazione come relazione

L’Analisi Transazionale (AT)

Saper ascoltare per comunicare bene

La domanda

Altri disturbi comunicativi


Tema La comunicazione non verbale

Cinesica e prossemica

Lo spazio vitale


Tema:La programmazione neuro linguistica (PNL)

La PNL come strumento di potenziamento della persona

La PNL come strumento comunicazione efficace


Tema La gestione delle obiezioni

Le obiezioni. Come blocchi di resistenza” al consenso

Capire il disaccordo

Gestire in maniera efficace le obiezioni


Tema La riunione di lavoro

Per una buona organizzazione

Fissare gli obiettivi

Definire e annotare gli obiettivi

Definire la priorità degli obiettivi

Pianificare lo sviluppo della riunione 

L’ordine dei problemi proposti alla discussione

L’allocazione dei tempi


Tema La negoziazione

L’atteggiamento positivo nei confronti del conflitto

Controllo dell’atteggiamento

Controllo degli obiettivi

La negoziazione win/win

Le 6 fasi fondamentali della negoziazione

Tecniche di negoziazione


Tema: Gestire i conflitti

Imparare a gestire i conflitti

Perché nascono i conflitti?

E' possibile evitare i conflitti?

Quali comportamenti occorre usare per evitare i conflitti e quali per uscirne?

Il conflitto come risorsa

Imparare l’arte di comunicare è essenziale. Quando le comunicazioni si interrompono ne deriva una grande danno … diventiamo isole!

Pensate a ciò che accadde a due missionari tedeschi Johannes Remann e Johann L. Krapf centocinquanta anni fa.

Fino agli inizi dell’800 l’interno dell’Africa era in buona parte sconosciuto e inesplorato. Tra le molte storie che trapelavano dall’Africa Orientale, una sembrava particolarmente strana agli europei. Si trattava di una notizia, riferita proprio dai due missionari, i quali sostenevano di aver visto nei pressi dell’equatore una montagna così alta da aver la cima innevata. L’idea che nell’Africa tropicale esistesse una montagna incappucciata di neve non solo fu accolta con perplessità ma fu anche messa in ridicolo. Tuttavia, i racconti che parlavano di una montagna colossale suscitarono curiosità e l’interesse di geografi ed esploratori, i quali, in seguito, confermarono le descrizioni fatte dai missionari.

Nell’Africa orientale c’era davvero una montagna di origine vulcanica incappucciata di neve e si chiamava Kilimangiaro.

La gente che viveva alla sua ombra credeva che sulle sue pendici abitassero spiriti malvagi che avrebbero fatto del male a chiunque avesse tentato di avvicinarsi alla sua vetta ghiacciata. Oggi scalare il Kilimangiaro è emozionante e induce alla contemplazione.

Cosa vi impedisce di scalare le vette della comunicazione? Poche persone considerano importante l’arte della comunicazione. Milioni di individui non riescono a comunicare agli altri le proprie opinioni ed idee e restano così inascoltati. Chi impara a comunicare ha più possibilità di esprimersi in qualsiasi situazione.

Comunicare è un arte che si impara come qualsiasi altra e non un talento naturale riservato a pochi eletti. La capacità di comunicare efficacemente è costituita da regole e leggi molto precise, imparando le quali si riesce a comunicare meglio degli altri.

E’ dimostrato che quelle persone che considerano importante imparare a comunicare efficacemente sono quelle che nella vita ottengono maggior successo.

Chi non spera nell’incredibile non lo raggiungerà.
Eraclito

Giusy Converti

Nico Lamedica


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