PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

01/10/2005

Definizione invito al contraddittorio

Quesito

Esimio avvocato, sono a porLe un quesito per me di estrema importanza.

Premesse:
1) in data 11/12/03 l'Agenzia delle Entrate mi notifica un invito al contraddittorio relativo agli studi di settore per l'anno 1999 (maggiori imposte per Euro 6.420,59);
2) non mi presento all'invito;
3) in data 16/04/04 definisco il suddetto invito ai sensi dell'art. 15 L. 289/2002, prorogato dall'art. 2 co. 48 L. 350/2003, versando il 30% delle imposte dovute.
4) in data 31/08/05 l'Agenzia delle Entrate mi notifica avviso di accertamento per l'anno 1999, il quale si esprime nel modo seguente:' la definizione dell'invito ( di cui al punto 1) non è regolare poichè è stato notificato dopo il 01/01/03, e quindi non rientra nell'ambito applicativo delle disposizioni vigenti in materia'.

Considerato:
- che ho senz'altro diritto di richiedere a rimborso le somme erroneamente versate di cui al punto 3) delle premesse,

Le chiedo:
l'unica strada percorribile è il ricorso in commissione tributaria, impugnando nei termini l'avviso di accertamento e tentando di giustificare lo scostamento dei ricavi dichiarati dai ricavi presunti?

In attesa di una Sua risposta, La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti.

Parere

Egregio Dottore, in merito al quesito che mi ha posto, concordo pienamente sul fatto che è necessario proporre tempestivo ricorso alla Commissione Tributaria, facendo altresì presente quanto in precedenza si è verificato.

Distinti saluti.