PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

22/10/2004

Fatture non contabilizzate e condono

Quesito

Una s.r.l. nell'esercizio 2002 ha emesso una fattura per la vendita di un appartamento di Euro 100.000 + iva (ad integrazione di una fattura di importo 50.000 + iva corrispondente al valore indicato nell'atto notarile) non contabilizzata nč ai fini civilistici nč fiscali (gli incassi non sono passati per il bilancio, per essere chiari).

La societā e il socio (amministratore unico) al 95% ha prodotto condono ex art. 9 L. 289/2002 e succ. int (condono tombale) a tutto il 31/12/2002.

Dovendo portare la fattura non contabilizzata in giudizio sia per la riscossione dell'Iva non riscossa (in bilancio non esiste il credito verso il cliente) sia perchč richiesta dal compratore,
Si chiede

- quali conseguenze, secondo Voi, possono derivare da un eventuale accertamento fiscale?

- quali riflessi ai fini extra tributari (č falso in bilancio)?

Sono sicuro che il suo commento e se č possibile qualche riferimento giurisprudenziale sarā come al solito di contenuto altamente professionale.

Nel ringraziarla per la sua cortese disponibilitā, le invio cordiali saluti.

Parere

In merito al quesito che mi ha posto, Le faccio presente che il condono tombale, ai sensi e per gli effetti dell'art. 9, comma 10, lett. a) e c), della legge n. 289 del 27 dicembre 2002, preclude agli uffici fiscali ogni accertamento tributario ed inoltre determina l'esclusione della punibilitā anche dei reati di cui agli artt. 2621, 2622 e 2623 del codice civile, quando tali reati siano stati commessi per eseguire od occultare i reati tributari di cui agli artt. 2, 3, 4, 5 e 10 del D.Lgs. n. 74 del 10 marzo 2000.

Quindi, nel caso da Lei prospettato, non č ipotizzabile alcun accertamento fiscale nč alcuna denuncia penale per un' ipotesi di falso bilancio.